top of page

La Perla

Perla deriva dal latino “perna” (prosciutto) con riferimento alla forma di alcuni molluschi di perle, ma il termine è diventato di uso comune solo a partire dal XVIII secolo. In precedenza gli inglesi le chiamavano “unioni” (dal latino “unio”, che significa “unità”, ossia “una singola grossa Perla”) oppure con l'antico nome greco e romano di “margherita”. Alcuni associano questo nome con “marina”, per l´origine acquatica di questa gemma, mentre altri fanno derivare il nome della perla dalla parola persiana “murwari”, che significa “figlia della luce”, il che contribuisce a spiegare il perchè le perle sono sempre state un simbolo di purezza e di innocenza.



Biologicamente parlando, le perle sono il prodotto di un meccanismo difensivo tipico di alcuni molluschi, soprattutto dell’ostrica, che ricopre di strati concentrici e successivi di madreperla, ovvero aragonite lamellare e biopolimeri, un corpo estraneo, così da isolarlo e renderlo innocuo.Lasciato a se stesso e con molta fortuna, questo processo potrà col tempo fornire una perla da mettere in commercio.


Le perle possono essere sferiche (perfettamente rotonde o quasi), simmetriche (ovali proporzionati o gocce) o barocche (astratte o regolari). Una volta fuori dal loro guscio, sono pronte per essere indossate e non richiedono l'interminabile processo di taglio e lavorazione.


La provenienza è il fattore primario con cui si giudica la qualità di una perla, perchè perle di luoghi diversi hanno diverse qualità e prezzi. Accanto alle differenti specie, le perle sono valutate in base al colore del corpo, la traslucenza, la lucentezza, l´oriente o “overtone”, la purezza della loro superficie o tessitura, le dimensioni, la forma e la simmetria.


Per quanto riguarda il colore di base del loro corpo la scelta è molto ampia: albicocca (arancio-giallo), nero, blu, bronzo (marrone-rossiccio), champagne (giallo-rosato), cioccolato, crema, oro, verde, grigio, arancio, pesca (arancio-rosato), prugna (viola-rossastro), porpora, rosso violetto, bianco, giallo e tutte le sfumature intermedie a queste tinte.


L' "oriente” o “overtone” è il colore secondario emanato dalle perle e, insieme alla lucentezza, è ciò che distingue gli esemplari più belli. Quest´oriente di colori traslucidi si muove sul corpo della perla, accentuando o contrastando, e talvolta perfino aggiungendo, profondità e splendore.


Ma tornando alla provenienza, le perle vengono differenziate a seconda del loro luogo estrattivo e queste sono le principali varietà:

  • Perla Akoya: il nome deriva dalla parola giapponese “akoya-gai”, usata originariamente da Mikimoto per designare le perle di acqua salata; crescono tipicamente in un periodo che può andare da otto mesi a due anni, all'interno di un'ostrica in cui siano state inserite due sferette di madreperla. Le Perle Akoya misurano di solito da 2 a 6 millimetri di diametro. Un´ostrica su cinque produce all'incirca una perla e solo una piccola frazione delle perle così ottenute è di qualità gemmifera (gem quality).

  • Perla di Acqua Dolce: la “Hyriopsis Cuingii” vive in acqua dolce e produce perle in diversi colori e forme. Una volta che è stato innestato con un lembo di tessuto estraneo, un singolo mollusco può produrre fino a cinquanta perle, contribuendo a renderne il prezzo accessibile. Essendo solide madreperle, sono molto luminose e colorate e di forma tipicamente barocca.

  • Perla del Mare del Sud: famose per il loro colore bianco, argentato e dorato. Crescono tipicamente in un periodo che va dai due mesi ai sei anni e tollerano l'innesto di un nucleo per volta. Le perle del mare del sud sono alcune delle perle di maggiori dimensioni: misurano in media dai 10 ai 16 millimetri di diametro, ma possono raggiungere anche i venti millimetri.

  • Perla Tahitiana: derivano il nome dall'isola tropicale della Polinesia francese e sono le perle più ricercate, nonostante siano state introdotte in Europa soltanto nel 1845. Le perle tahitiane richiedono una crescita che va dai quattro ai cinque anni, ospitano solo un nucleo per volta. Le perle Tahitiane appartengono alle Perle con le maggiori dimensioni e presentano normalmente un diametro che va dagli 8 ai 16 millimetri di diametro.





La perla è da sempre considerata una delle gemme più preziose e per questo è stata simbolo del potere, del prestigio, dello stato sociale e della ricchezza.


Più di 2000 anni fa, nell'antica Roma, le perle erano la cosa più preziosa che si potesse acquistare con il denaro. Giulio Cesare, generale romano, dittatore e amante delle perle, fece approvare una legge nel I sec. a. C. che impediva ai ceti inferiori di indossarle.


L´apprezzamento storico delle perle è documentato anche nella religione. Nel Nuovo Testamento (Matteo 13, 45-46) Gesù paragona il Regno dei Cieli a una “perla splendida”, mentre nel Corano (35:33) il regno dei Cieli ha “giardini di perpetua beatitudine e chi vi entrerà sarà adornato con braccialetti d´oro e di perle”.


Nel 1908 ebbe inizio la prima coltivazione di Perle per opera di Kokichi Mikimoto: una prima coltivazione rudimentale era stata praticata in Cina sin dal V secolo, ma fu Mikimoto, chiamato il “re delle Perle”, a ottenere Perle perfettamente rotonde. A partire dagli anni ´60, le Perle coltivate sono diventate molto diffuse sul mercato delle gemme e conseguentemente accessibili.



Proprietà fisiche, mentali e spirituali


  • La perla è in grado di apportare profonda calma e di ribilanciare dopo degli squilibri energetici.


  • Ideale per sviluppare la conoscenza attraverso l’esperienza: la perla aiuta a rivedere i nostri atti e a discernere il buono e il migliorabile.


  • La perla è collegata altratto digestivo, aiutando quindi a digerire e a mantenere in forma le fasce muscolari più utilizzate.


  • In molte culture è stata ed è ancora utilizzata per migliorare la fertilità femminile e per augurare un parto privo di dolori.


  • È considerata una pietra capace di consolidare le relazioni amorose, fungendo così da suggello ufficiale anche in caso di fidanzamento.


 

L’utilizzo dei minerali e cristalli non sostituisce in alcun modo i rimedi medici ufficiali

e tradizionali e non devono essere un sostituto a cure già prescritte da un professionista.

La cristalloterapia è una pratica alternativa che si prefigge di eliminare e/o aiutare disfunzioni e malesseri corporei, mentali e spirituali mediante la collocazione di appositi minerali su determinati punti del corpo e specifici chakra. I cristalli non guariscono una patologia, ma aiutano a ritrovare un proprio equilibrio interiore.

Non esiste nessuna prova scientifica della loro efficacia ma sappiamo per certo che questa tecnica è usata da molte popolazioni in tutto il mondo sin dall’antichità.

L’uso dei cristalli può essere un ottimo coadiuvante e/o metodo di prevenzione

e comunque al momento non presenta alcuna controindicazione al suo utilizzo.


bottom of page